Nel mio metodo di lavoro è insito un punto di vista che permette
una analisi strutturata, carica di una molteplicità di criteri
derivante da una formazione come architetto,
esperienza nella gestione di progetti complessi anche in forma partecipata,
studio e aggiornamento continuo, esperienza internazionale.
Parlando di progettazione del verde uso il termine "micro rewilding"
perché tendo a creare piccole oasi ed ecosistemi nei luoghi
che influenzano il microclima locale e il modo di percepire e vivere i luoghi.
Sono Daphne Sanvito, architetto di formazione, attiva da 20 anni come progettista,
ho lavorato e vissuto in diversi contesti europei e provocato ormai centinaia di trasformazioni di ambienti in e outdoor
con diversi tipi di budget.
Il ritrovare la "bellezza" non è abbellimento ma al contempo
rinnovo della luminosità naturale, spazialità e funzionalità,
agire sull'impatto ambientale e senso di accoglienza, apertura di nuove possibilità e prospettive
con un certo impatto poetico scenografico e il vegetale ha un ruolo fondamentale.
Prediligo il lavoro outdoor: trasformo gli esterni con allestimenti vegetali scenografici,
con un approccio di micro-rewilding provoco micro ecosistemi tra il cemento
o dove c'era una monocoltura a prato uniforme,
allestisco oasi durevoli, accoglienti e agenti sul microclima locale,
trasformo aree esterne da luoghi di passaggio a luoghi di incontro e stupore,
porto cambiamenti per il benessere della vita degli abitanti,
o per colpire scenograficamente per scopi commerciali
ma ciò che accade solitamente è che mi si dica che l'ambiente è semplicemente "più bello"
allora, con un po' di autoironia, perché non chiamarsi "rebellante" .
Daphne Sanvito, architetto di formazione, sono attiva professionalmente oggi come designer specializzata in progettazione in e outdoor, land art e allestimenti botanici.
Lavoro con approccio ecologico e di design sistemico, per questo sono spesso stata coinvolta in progetti per punti di vendita con caratteristiche ecologiche (allestimenti per la vendita di alimenti sfusi, biologici e a filiera corta) e ho contribuito al redesign eco-responsabile di filiere produttive per alcune aziende italiane e francesi.
Le due specializzazioni nascono da un unico saldo senso di scopo:
mi occupo di avviare o aiutare a trasformare luoghi con responsabilità ecologico-sociale con attenzione ai contesti territoriali in cui opero, mettendo in campo le mie capacità artistiche e tecnico-organizzative.
In formazione continua, lavoro come designer da quasi 20 anni con privati, come consulente di studi professionali, attività e aziende.
Quali esperienze e scelte mi hanno portato qui:
sono stata attiva nella ricerca universitaria nel Laboratorio di Progettazione Ecologica, LPE del DiAP del Politecnico di Milano, mi occupavo dell'analisi degli effetti paesaggistici e sociali di iniziative bottom-up della cittadinanza e di progettazione partecipata, osservando o aiutando ad indirizzare gli effetti sui territori: rivalorizzazione di spazi pubblici, conservazione o creazione di spazi verdi, creazione di servizi in ambito welfare state. Osservando come queste esperienze influissero sullo sviluppo del contesto locale, e come queste dinamiche potessero interagire con la gestione del paesaggio.
Ho osservato le diverse esperienze internazionali con l'occhio della progettista di luoghi e della designer di dinamiche e prodotti. Quel periodo mi ha visto viaggiare per divulgare i risultati del lavoro del gruppo di ricerca e avere contatti con esperienze e ricercatori su questo tema in campo internazionale anche extra europeo, ho contribuito a pubblicazioni divulgative e scientifiche.
In seguito alla nascita dei miei figli, ho riorganizzato energie ed esperienza, concentrandomi su due linee diverse ma in coerenza con il tema e il senso di scopo più ampio affrontato fino ad allora, ho quindi concentrato le energie nell'attività descritta in queste pagine, e ho continuato ad essere consulente per lo sviluppo di spazi commerciali per la vendita di alimenti sfusi e biologici.
Sono stata chiamata a progettare il re-design di alcune produzioni industriali in chiave ecologica secondo i principi del design ecologico e sistemico, con attenzione ai processi produttivi, alle filiere di approvvigionamento delle materie prime, e al loro impatto, al ciclo di vita dei materiali e dei prodotti, alle evoluzioni nel tempo (riparabilità, multifunzionalità, ecc) e al loro impatto sull'ambiente.
Attivo all'occasione collaborazioni con artigiani e altri studi professionali per gestire i lavori più complessi con professionalità, efficacia e precisione.
Da sempre legata all'estero, sono in contatto con professionisti e aziende europee e statunitensi, ho collaborazioni attive soprattutto in Francia.